Serata a sostegno di Chilavert, Fabbrica Autogestita di Buenos Aires
_ ore 21.00
* proiezione del video "CHILAVERT – un caso de innovación social"
sulla storia dell'occupazione e del recupero dalla
fabbrica Chilavert
* testimonianze e racconti di ritorno da Buenos Aires
* racconti dalla “fabbrica dei lavoratori” SYNTESS di Bollate (mi),
interviene G.Augurusa, segr. gen. Filtea-Cgil
_ ore 22.30
* letture teatrali a cura di lab.araonda teatro
_ a seguire
* sound system Inside DJs (tech-house, trance)
Per tutta la serata saranno disponibili:
– mostra fotografica NO PASAR
– materiale informativo e magliette serigrafate
° La Fabbrica Chilavert si trova a Buenos Aires, nel quartiere meridionale di Pompeya. E' una tipografia specializzata in stampe e riproduzioni d'arte con una lunga tradizione nel campo. Nel 2002 entra in crisi in seguito al collasso del sistema economico e politico argentino. I lavoratori decidono di occupare lo stabilimento durante 10 mesi, resistendo a un tentativo di sgombero grazie alla solidarietà del quartiere intero. Da allora la Chilavert continua a produrre attraverso la completa auto-gestione dei propri lavoratori, che hanno dato vita, insieme a militanti provenienti da altre esperienze di lotta, a un Centro Culturale interno allo stabilimento. La fabbrica si riconfigura dunque come luogo di produzione economica, ma anche luogo di produzione di cultura, socialità, informazione.
°° Il Progetto Editoriale NoPASAR nasce dall'esigenza dei lavoratori di Chilavert di divenire editori di se stessi. Dall'occupazione ad oggi, la Fabbrica è diventata punto di riferimento di molte realtà di lotta e di case editrici indipendenti Buenos Aires che commissionano lavori di stampa di volantini, libri, materiale vario. Ora la Chilavert vuole dare vita al suo primo Progetto Editoriale, attraverso la produzione di un libro fotografico, che racconti l'esperienza di lotta delle Fabbriche Recuperate Argentine, con interviste e testimonianze dei suoi protagonisti. Il libro è in corso di traduzione e verrà presentato in Italia da due lavoratori della Chilavert che arriveranno in Europa il prossimo mese di giugno.
Il ricavato della serata e delle magliette andrà a finanziare il progetto editoriale NO PASAR e a coprire le spese di viaggio di questi due lavoratori.
Ciao a tutti,
non posso che essere contento di esperienze di questo tipo perché credo vivamente che questo sistema non sia assolutamente in grado di
risolvere la conflittualità implicita tra capitale e lavoro, che alimenta senza fine la differenza di classe.
Vi chiedo inoltre un aiuto se potete darmelo:
sono uno studente lavoratore (anni 37), e sto finendo il mio corso di studi in Scienze dell’educazione (è un secondo titolo di studio), e sono decisamente interessato a tutto ciò che riguarda occupazioni di fabbriche dato che da un po’ di tempo ho deciso di fare una tesi sulle fabbriche occupate argentine. Sono ovviamente alla ricerca di ogni materiale e informazioni. Se poi ci fossero situazioni di occupazioni qui in italia vorrei inserirle nella mia tesi. Forse il mio pensiero è di parte ed estremo ma nelle occupazioni vedo la possibilità di aprire varchi interessanti e sperimentare nuove forme di produzione e gestione del potere.
Hasta siempre riccardo
ciao
contattaci via e-mail o passa a trovarci in torchiera a una qualsiasi iniziativa (il lunedi’ sera e’ sempre aperto, i weekend spesso). un po’ di materiale in cascina ce n’e’…