_ sabato 27 settembre, ore 21
TRoK! JointSventure proudly presenta:
* WARISTERROR TERRORISWAR
[experimental jazz-punk, S.Francisco/Firenze]
* IOMONADESTANCA
[experimental prog-jazz, Cuneo]
* Edoardo RICCI + Eugenio SANNA
[improvvisazioni gassose, Firenze]
ricomincia la stagione e ritorna la musica di TRoK!…
quest’anno si parte con una serata unica, ma con tre live uno dietro l’altro di ottima qualita’.
sul palco saliranno gli ultimi arrivati in casa Burp, il quartetto WARISTERROR TERRORISWAR, frutto di una collaborazione umana e musicale che ha varcato l’oceano, tra Firenze e San Francisco.
ad accompagnarli un duo di "grandi vecchi" (ma temiamo che l’anagrafe ci inganni) del free-jazz all’italiana, alla toscana ancora meglio, costituito da Edoardo RICCI ed Eugenio SANNA, che alcuni si ricorderanno su questo stesso palco ai primissimi esordi del festival TRoK!.
completano la serata, con un cambio di programma dell’ultimissima ora, gli eclettici IOMONADESTANCA, un nuovo indizio di come l’anagrafe non ce la racconti giusta… qui si parla infatti di 3 ventenni piemontesi, che a sentirli suonare pare escano da 10 anni di esperienza sui palchi di Chicago… ascoltare per credere.
ulteriori dettagli:
WarisTerror TerrorisWar è un collettivo quasi-punk che ha come obiettivo quello
di diffondere il proprio digusto per la guerra e tutte le attività a
questa correlate. La band è costituita da persone con grandissima
esperienza in campo musicale e dotate della sana abitudine a non
prendersi troppo sul serio.
Prima suonavamo con un amico che si chiama Vibo che a volte suona
ancora con noi ma a parole o con la vita vissuta, lui ha più finestre
di noi. Poi entra Nicolà, ed è come se ci fosse sempre stato. Ci
scambiamo energie per vivere e ne facciamo ottimo uso. Diventiamo i
migliori amici eterosessuali del mondo. 2005 I.M.S comincia la
registrazione di una demo autoprodotta. A settembre esce quindi "Monade
nomade" contenente 3 brani. I brani sono molto tristi e questo non va
bene. Periodo di cambiamento, i nuovi brani (nati nella storica saletta
Canalese*Noise) si presentano più duri rispetto ai precedenti, con
frequente ricorso di tempi irregolari, senza comunque tralasciare le
atmosfere romantiche che caratterizzano il primo demo, a noi piace
baciare le tipe alla luce di un abatjour soffusa mentre le mani si
infilano nelle mutande; inoltre Baima e Roncea iniziano a scambiarsi
spesso gli strumenti dando vita ad un gioco divertente che renderà i
brani molto vari e produrrà anche pezzi a due chitarre. Insomma un vero
spasso. Marzo 2006 con l’ aiuto di Andrea Pisano (chitarrista dei Fuh),
su un bobina a otto piste esce iomonadestanca 2° demo autoprodotto
contenente 4 brani. Che spaccano. Attualmente iomonadestanca ha appena
inciso il suo primo disco (maggio 2007), con cover Melvins (massimo
rispetto). Questo disco spacca. Cercate di procurarvelo. Appena uscirà.
Iomonadestanca suona e gli piace suonare più di ogni altra cosa. Noi
si suona e si suonerà finche qualcuno di noi morirà, e a quel punto
sarà triste, ma non sapendo che altro fare suoneremo ancora per dire
che la morte è brutta e la vita è bella, perche le monadi non sanno
parlare e non conoscono nessuno e quando lo conoscono lo inglobano e
poi lo digeriscono. E poi cercano di suonarlo. La monade è un entità
unica e senza finestre, non comunica con niente, parla un linguaggio
poliritmico e asettico, non gli piacciono le emozioni, e le canzoni non
parlano assolutamente di niente, perchè nessuno di noi è così povero da
avere qualcosa da dire. Semplicemente abbiamo chiuso qualsiasi
finestra. Dal vivo siamo assolutamente meglio che su cd.
* Edoardo RICCI + Eugenio SANNA
Eugenio Sanna, musicista improvvisatore da tempi ormai immemorabili, è solito condurre degli esperimenti nel suo bagno, essendo alla ricerca di nuovi precipitati metorismici. Il gas arioso prodotto da Edoardo Ricci,
confluisce puntualmente in un grazioso inter-play e per farlo fuoriuscire, vengono usati dai due musicisti, svariati stratagemmi. Il duo Edoardo Ricci – Eugenio Sanna, è ormai una delle formazioni storiche nel panorama internazionale; due musicisti che hanno caratterizzato la storia della musica improvvisata italiana. Edoardo Ricci si esibisce al sassofono alto, saxello, clarinetto basso e megafono; Eugenio Sanna alla chitarra semiacustica, abbassa-lingue metallici,
lamine zincate, motorini, palloncini e voce. La loro frequentazione musicale ha luogo a partire dagli anni ’80, anni in cui insieme al batterista Filippo Monico, prendono parte attivamente alla scena dell’avant-jazz italiano, esibendosi inizialmente in trio sia nei club della penisola; sia nei festival e ovunque fosse possibile fare musica e portare avanti un discorso, non necessariamente legato ad una rigida etichettatura in generi e stili musicali. La via da intraprendere era già tracciata a partire da allora; una via in cui si intersecavano le coordinate di una ricerca libera, esente da schemi e o strutture e in cui il metodo dell’improvvisazione ed una certa attitudine verso la sperimentazione di nuovi materiali sonori, si cominciavano ad intravvedere.
Gli anni ’86 vedono questi due musicisti impegnati nella fondazione del quintetto storico "Padouk" (registrato su vinile nel 1990 per la Splach Records): dall’organico elastico e mutevole e che come nucleo stabile e portante, comprendeva tra gli altri, lo stesso Filippo Monico ma anche a seconda delle occasioni, Roberto Del Piano, Riccardo Lay e Stefano Rapicavoli.
Da allora ad oggi, E. Sanna e E. Ricci, hanno aderito nella formula del duo, ancora di più ad un progetto di improvvisazione totale, liberandosi dagli schemi fissi e rigidi, da stereotipie patologiche e dalle paccotiglie sonore, di una certa visone arcigna e funesta del far musica. Si sono uniti e mescolati a progetti di largo respiro comprendenti anche altre aree dell ‘espressività: il movimento del corpo, le arti visive, la parola e il linguaggio, corroborando così entro un’ottica allargata, il loro modo di far musica. In questa maniera il loro progetto musicale, si è radicalizzato in quanto attinge alle fonti del suono in maniera quasi arcaica. Il sound viene plasmato infatti in maniera duttile ed elastica,
superando i limiti cromatici e tonali imposti da vincoli strumentali, attraverso una visione dell’improvvisazione quale cangiante, continuamente mutevole e fluida; non priva di colpi di scena ventate d’aria gelida, frustate e tuoni a ciel sereno; ironica, beffarda, aggressiva, trasgressiva, amabile e danzante.
Il lavoro del duo è interamente documentato dall’etichetta fiorentina Burp Sonic Invention:
"Lo scorfano miracolato" (1997); "Le sette premonizioni ortofrutticole"; "I segnali della ritirata" (con Roger Turner; 1999).
Avrei voluto proprio esserci, e salutare i vecchi amici di tante battaglie.
Uno stupido contrattempo mi ha fatto mancare una parola già data.
Fateli tornare…
be’… si tratta di amici del TRoK!, che gia’ parecchie volte ci hanno allietato con la loro presenza. pazienta e vedrai che su questo palco ripasseranno di sicuro!
ma vieni a trovarci lo stesso per altre date…