Milano, autunno 2010.
L’appuntamento serale con il telegiornale non rende giustizia alla ricchezza di questa città, una ricchezza che non si quantifica al bancomat e non risente della crisi. Ci ammorbano ogni giorno intasando la testa di problemi, paure, guerre tra poveri ma nessuno spazio è dedicato al racconto dei progetti che fioriscono nei circoli, nelle associazioni, negli spazi sociali. Non un minuto, non un’immagine viene ritagliato per far conoscere la vivacità silenziosa, solidale e multiculturale che abita ogni giorno le periferie e gli spazi verdi, sempre troppo pochi, della metropoli.Queste righe sono il nostro invito a riprendere in mano questa narrazione collettiva, ad incontrarci per discutere problemi e punti di forza del nostro quartiere. Sicuramente ci troveremo a parlare delle tante minacce che incombono: l’abbandono e la probabile scomparsa di Cascina Merlata; speculazioni, precarietà e caporalato portati dal vento di expo2015, i 50grattacieli annunciati sulle macerie di via Stephenson. Lo faremo a partire dalla prima di queste minacce: lo sgombero del campo rom di via Triboniano, previsto nelle prossime settimane.
E’ inquietante che in una città che “vanta” oltre un migliaio di case aler inagibili e chiuse, e circa 80000 appartamenti vuoti (per non dire dei grattacieli), si pensi di mettere in mezzo ad una strada seicento persone alle porte dell’inverno. Abitare in un campo nelle condizioni di via Triboniano è complesso e difficile.
Eppure troppo spesso questa complessità è ridotta ai titoli sensazionalistici del free press di turno. Con uno sgombero, segnale d’impotenza e miopia delle istituzioni locali, decine di bambini e ragazzi che oggi frequentano la scuola tra mille difficoltà, perderebbero la prima opportunità di emancipazione e socialità. Potremmo andare avanti, lo faremo insieme a tutti voi mercoledì prossimo, il 3 novembre, alle 21, presso la Cooperativa Labriola di via Falck 49.
Vi chiediamo di farvi veicolo di questo appello e di farlo circolare perchè innanzitutto ci piacerebbe concentrarci sulla città che vogliamo costruire e pensiamo che questa tavola rotonda possa costituire una prima occasione di confronto e condivisione.
Noi, la sera di mercoledì 3 novembre, alle 21, spegniamo la tv e le sue paure per incontrarci alla Cooperativa Labriola di via Falck 49.
Tu che farai?
Realtà autorganizzate di Zona 8