Domenica 6 Aprile 2014 Parata spettacolare
per fare terra bruciata attorno alla sede nazifascista di Lealtà Azione
concentramento per il corteo alle ore 15, piazzale Cimitero Maggiore.
Ci troviamo per diffondere ed informare:
– Sabato 29/03 al mercato di Via Fauchè (angolo via Fauchè via Losanna), Ore 10.00
– Mercoledì 02/04 al mercato di Via Pareto, Ore 10.00
– Sabato 05/04 al mercato di Via Fauchè (angolo via Fauchè via Losanna), Ore 10.00
STESSA STORIA…
Gli hammerskin di Lealtà Azione hanno da poco aperto la sede in via Pareto, nel quartiere Certosa-Garegnano.
Ancora una volta un gruppo di nazi-fascisti, finanziati dalla ‘ndrangheta e da esponenti dello stragismo italiano, cerca di radicarsi in un quartiere periferico facendo leva sulle difficoltà economiche dovute alla crisi e mascherandosi dietro un’apparente solidarietà con gli “italiani”, con gli animali, con le vittime della pedofilia.
In realtà le loro idee si basano sul mito della razza e della violenza, sull’esaltazione del pensiero nazista che ha portato alla guerra, ai campi di sterminio, alla negazione di ogni libertà.
STESSO POSTO…
La zona 8 è tristemente ricca di spazi nazi-fascisti come la ex sede di Lealtà Azione in via Govone, quella di Casa Pound a Quarto Oggiaro e l’ex sede di Cuore Nero in via Pareto.
Il quartiere Certosa-Garegnano, investito da un lato dall’ondata speculativa di Expo 2015 e dall’altro dalla problematica dei campi Rom mai seriamente affrontata dal Comune, a cavallo tra industria, residenza, agricoltura e vuoto urbano, rischia di diventare un terreno fertile per il becero populismo patriottico portatore di ideali razzisti e discriminatori propri di Lealtà Azione.
STESSO BAR…
Angolo tra via san Brunone e via Pareto, già sede di un negozio di oggettistica nazi della linea “Calci e Pugni” e del gruppo nazi-fascista Cuore Nero, nel 2010 chiude per fallimento.
Il proprietario Michelangelo Tibaldi, indicato dalla Commissione antimafia nel 2012 come l’emissario del boss mafioso Santo Crucitti, ha ceduto il negozio in comodato d’uso, come l’ALER a suo tempo ne aveva concesso la sede in viale Brianza.
Spazi del genere non hanno alcuna legittimità di esistere né qui né altrove, né ora né mai. Fronteggeremo il risorgere di antichi orrori attraverso la pratica della partecipazione diretta e dell’autogestione e diffondendo i principi dell’antirazzismo e dell’antifascismo, della socialità e solidarietà attiva.
Pensiamo quindi che sia fondamentale la presa in carico collettiva del problema per negare ogni spazio di azione politica a questi loschi figuri.
Milano Antifascista e Antirazzista
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