Una serata davvero spaziale. Saranno i vecchi amici che si incontrano sulla strada, saranno le zanzare che ci accolgono alla Torchiera, saranno le mazzate dritte sul timpano di tre concerti da mandarti in orbita. Con un terzo di Zs, un terzo di Newtone2060 e due pugni di Jealousy Party.
Stavolta veniamo in pace, più o meno. E cerchiamo di decollare presto, non attardatevi al check-in.
_ giovedì 26 giugno, ore 22.23
TRoK! proudly presenta
* GUARDIAN ALIEN
[psych-noise | new york]
> guardianalien.tumblr.com/
* JEALOUSY PARTY
[the godfathers of punca | firenze/berlin]
> burpenterprise.com/burp/units/jealousy-party/
* MAIKKO (Otolab)
[dream ambient | oaxaca/milano]
> manicdiscs.bandcamp.com/
trok.it | fb.com/TRoK666 | @TRoK_666
leggi oltre, o vai su trok.it, per i dettagli arrivatici dallo spazio via codice morse.
questo è invece l’evento FaceBook, per i nuovi socialisti.
* GUARDIAN ALIEN [psych-noise | new york]
I Guardian Alien sono una parte integrante dell’ultima ondata di musicisti di avanguardia della scena di NY. La formazione della band, che varia costantemente tra registrazioni e tour, per queste date europee sarà composta da Alexandra Drewchin (voce/electronics), Bernard Gann (chitarra) e Greg Fox (batteria, già negli ZS e nei Litugy nonchè collaboratore di Colin Stetson, Ben Frost, Dustin Wong e Kid Millions).
Ispirati da alcuni predecessori come Milfrod Graves (che con Greg Fox ha studiato) e il grande compositore minimalista Rhys Chatam, i Guardian Alien stanno sviluppando un personalissimo nuovo ordine sonoro, rifiutando forme compositive prestabilite. Il loro ultimo lavoro, già un piccolo classico della New York underground, è “Spiritual Emergency”: un album in costante equilibrio unico tra i suoni acustici ed elettronici, sfruttando instabilità e fluttuazioni cosmiche e spingendo il suo suono in più direzioni contemporaneamente. Il disco, registrato dal leggendario produttore di Sonic Youth e Glenn Branca Wharton Tiers in una formazione a cinque (con Turner Williams allo shahi baaja ed Eli Winograd al basso) è composto da due parti distinte: una prima parte costituita da una serie di “vignette” improvvisate, tra intricati ritmi di tabla, cut-up vocali, brevi raffiche elettriche e pareti fuzzed-out di droni. Il secondo lato del disco è interamente dedicato ad una fenetica suite di 20 minuti a cui il gruppo ha lavorato per oltre un anno. Un brano quasi metafisico che declama con chiarezza gli intenti della band e il selvaggio eclettismo della sua ricerca musicale.
* JEALOUSY PARTY [the godfathers of punca | firenze/berlin]
No band sounds like this. Metti A Fuoco Le Orecchie.
Jealousy Party è una delle più significative unite creative della musica italiana, nonchè e il prodotto principale del collettivo fiorentino Burp Enterprise.
Fondati a Firenze nel 1995 da WJ Meatball e Mat Pogo, prestissimo affiancati da Edoardo Ricci, nell’arco di 20 anni hanno visto alternarsi un numero imprecisato di formazioni e di componenti diversi: Jimmy Gelli, Jacopo Andreini, Andrea Caprara, Stefano Bartolini, Simone “Nicotina” Castaldi, S.Dro, Niccolò Gallio. A tutto ciò andrebbe aggiunto un numero pressochè infinito di collaboratori saltuari.
Una formazione così labirintica non può che riflettersi in una discografia misteriosa, che affianca ai tre album “ufficiali” (“Now” – 2006, “Again” – 2008, “Mercato Centrale” – 2013), una serie indefinibile di cassette, live, split, download e lavori di ogni forma immaginabile.
Basati a metà strada tra Berlino e Firenze, in questi 20 anni i JP hanno sviluppato uno stile peculiare e ben riconoscibile, pur proseguendo una costante esplorazione oltre i confini della musica. Un’astratta miscela di r&b, noise e free funk, dub-hop incendiario e collage elettronici… in una parola, semplicemente punca.
> burpenterprise.com/burp/units/jealousy-party/
* MAIKKO (Otolab) [dream ambient | oaxaca/milano]
Marco Albert aka Maikko aka El Torpe, musicista e performer, ha sviluppato il proprio percorso artistico in ambito musicale elettronico, multimediale e improvvisativo.
Tra i fondatori del laboratorio collettivo audiovisivo Otolab, ove si indaga il rapporto sinestesico tra musica e immagini in movimento e si sviluppano livemedia perfomances e installazioni audiovisive immersive, compartecipa alla definizione di un linguaggio audiovisivo che diverrà la cifra stilistica del collettivo.
Nel 2005 nasce il trio di improvvisazione radicale Newtone2060, lirico, poetico, struggente e di forte impatto ritmico ed emotivo. Marco Albert (voce), Nino Sammartino (vinili), e Cristiano Calcagnile (batteria), cercano una via di dialogo tra strumenti di natura profondamente diversa, attraverso un linguaggio estemporaneo e profondamente coeso. La narrazione, tra dadaismo e surrealismo, tra kitsch e poesia è la cifra stilistica del trio.
Al principio del 2009 si costituisce Clear Mark, compagnia di audiovideodanza, assieme alla ballerina e coreografa Chiara Rosenthal, per mettere in scena “The Open”, spettacolo multimediale di audio/video/danza ideato e diretto da Marco Albert, prodotto da Musica90 e messo in scena aTorino nella stagione invernale 2010.
Nel 2011, anche grazie all’apporto dell’etichetta indipendente No.Mad Records (Torino), si compie il progetto di blues elettronico El Torpe, uscito nel mese di gennaio 2012 sulla stessa etichetta e successivamente per Manic Discs.
La produzione musicale da solista, commistione di fieldrecordings, drones, industrial, blues, è stata pubblicata da varie etichette internazionali indipendenti.
Marco Albert si è esibito in Europa, Canada, Stati Uniti e Messico.