TAZ ASTENSIONISTA
Erezioni comunali 2016 – Milano 3 – 4 – 5 giugno
non delegare – autogestisci!
L’art.4 del Testo Unico delle Leggi sulle elezioni della Camera dei Deputati dichiara: «L’esercizio del voto è un obbligo al quale nessun cittadino può sottrarsi senza venir meno ad un preciso dovere verso il paese».
Ma quale dovere? Quale paese? Il voto nella democrazia parlamentare è sempre stato sinonimo di delega. Una delega che scioglie da ogni responsabilità e lascia come unico attore del dibattito pubblico un lamentoso brusio di sottofondo. Tutti a rivendicare l’importanza del voto e al sua insostituibilità di fronte alla minaccia dell’assolutismo. Solo per denunciare senza sosta, fra una tornata elettorale e l’altra, l’arroganza e la corruzione dei politici e della politica istituzionale. Ipocrisia di massa che porta alla schizofrenia sociale.
Così come la partecipazione elettorale è solo un sottile e intricato inganno, anche l’astensionismo oggi è spesso sinonimo di disinteresse, qualunquismo, apatia e marginalità. Sempre meno viene rivendicato come atto politico di liberazione e di riappropriazione del proprio orizzonte di azione.
Noi ci poniamo quindi senza mezze misure e inutili compromessi in un clima di lotta al sistema e alle sue mafiose elezioni: il nostro obiettivo è la formazione di un fronte rivoluzionario di tutte le tendenze sperimentali che siano in grado di incidere sugli scenari materiali della vita e di modificare la sensibilità ed i comportamenti attraverso la costruzione di «situazioni», ovvero di momenti di vita collettiva, legati al gioco, alla creatività, agli eventi. Per un’arte libera, autonoma, autodeterminata, strumento nella ricerca d’identità comunitaria e unicità del singolo. Una comunità di performer dove la musica diventa linguaggio, la danza e il teatro moti liberatori e la festa un vivere collettivo. Vogliamo così farci carico dell’orientamento trasgressivo della cultura ed il suo abbraccio come nostra vocazione, facendo della critica e della sperimentazione il nostro modo di essere. Una cultura che ponga dei dubbi e che crei innovazione sociale. Non quella delle vetrine con la cultura del disimpegno, della discontinuità, dell’oblio.. dell’EXPO!
Vogliamo così invitarvi alla costruzione e alla partecipazione di una tre giorni di autogestione e pratiche libertarie il 3-4-5 giugno a Milano.
«Essere governato significa essere guardato a vista, ispezionato, spiato, diretto, legiferato, regolamentato, incasellato, indottrinato, catechizzato, controllato, stimato, valutato, censurato, comandato, da parte di esseri che non hanno né il titolo, né la scienza, né la virtù. Essere governato vuol dire essere, a ogni azione, a ogni transazione, a ogni movimento, quotato, riformato, raddrizzato, corretto. Vuol dire essere tassato, addestrato, taglieggiato, sfruttato, monopolizzato, concusso, spremuto, mistificato, derubato, e alla minima resistenza, alla prima parola di lamento, represso, emendato, vilipeso, vessato, cacciato, deriso, accoppato, disarmato, ammanettato, imprigionato, fucilato, mitragliato, giudicato, condannato, deportato, sacrificato, venduto, tradito, e per giunta, schernito, dileggiato, ingiuriato, disonorato, tutto con il pretesto della pubblica utilità e in nome dell’interesse generale. Ecco il governo, ecco la giustizia, ecco la sua morale»
Pierre-Joseph Proudhon
ENG:
NON VOTER TAZ
municipal erections 2016 – Milan 3 – 4 – 5 june
don’t delegate – self manage!
The art.4 of Consolidated Act on the election of the Chamber of Deputies declares: ”Voting is an obligation to which no citizen can escape without failing a precise duty to the country”
But what duty? Which country? The vote in parliamentary democracy has always been synonymous with the delegation. A delegation that dissolves from all liability and leaves as the only public debate actor a plaintive background buzz. All to claim the importance of voting and its indispensability in front of the threat of absolutism. Only to denounce tirelessly, between one election and the other, arrogance and corruption of politicians and political institutions. Insightful mass leading to social schizophrenia.
As well as participation in elections is only a subtle and intricate deception, even the turnout today is often synonymous with neglect, indifference, apathy and marginalization. Less and less is claimed as a political act of liberation and re-appropriation of the horizon of action.
We therefore say no half measures and unnecessary compromises in a spirit of fighting the system and its mafia elections: our goal is the formation of a revolutionary front of all experimental trends that are able to affect tangible scenarios of life and to change the sensitivity and the behaviors through the construction of “situations”, that of collective life moments, related to the game, to creativity, to events. For art free, autonomous, self- determined, tool in the search for community identity and uniqueness of the individual. A performer communities where music becomes language, dance and motion theater liberators and the party a collective life. We want to load orientation transgressive culture and its embrace as our calling, making critical and experiment our way of being. A culture that puts in doubt and creates social innovation. Not one of the shop windows with the de- commitment culture, of discontinuity, of oblivion .. EXPO!
So we want to invite you to the building and the participation of a three-day self- management practices and the libertarian 3-4-5 June in Milan.