_ sabato 28 giugno, ore 21 [puntuali]
TRoK! JointSventure proudly presenta:
°°° TRoK! PARtY! vol.2 °°°
seconda festa dell’orecchio sanguinante
a due anni dalla prima, splendida, serata, torna la festa di TRoK!, un’occasione di musica e festa, sperimentazione e partecipazione, per sostenere la rassegna musicale che tutti noi preferiamo…
sui palchi si alterneranno:
* ?ALOS [tra noise e cucina, milano/berlin]
* FUZZ ORCHESTRA [free-rock, milano]
* GOPALA [free jamming post-rock, milano]
* XABIER IRIONDO e GIANNI MIMMO
in "YOUR VERY EYES" [minimal jazz, milano/pavia]
* ROTTEN WINE COMPANY [blablablablues, oltre milano]
* VENTOLIN ORCHESTRA [noise-mongolo, milano/berlin]
… una produzione JointSventure
ulteriori dettagli sui gruppi e sulla serata..
°°° TRoK! PARtY! vol.2 °°°
seconda festa dell’orecchio sanguinante
il TRoK! spacca, ne siamo certi.
e in una citta’ che si sta inaridendo sempre di piu’ di proposte culturali valide, riteniamo importante che il TRoK! continui a vivere. perché questo sia possibile c’è bisogno di soldi e di passione. li raccogliamo entrambi in una sera, certi che per la seconda non dovremo sforzarci troppo…
e il vil denaro serve perche’ il TRoK! ha le sue spese, perche’ ci piace pagare i cachet dei gruppi il giusto, o quasi. perche’ ci teniamo ad offrire la cena, a garantire il rimborso sia che la sala sia piena sia che ci siano 8 paganti. perche’ TRoK! nasce e vive all’interno di un’esperienza di autogestione come la Cascina Torchiera, e l’autogestione ha i suoi costi reali in bollette, materiali, sottoscrizioni e pure le multe che di tanto in tanto il Comune di Milano® si diverte a rifilarci.
e perché il TRoK! odia gli sponsor.
anche, ma soprattutto questo, e’ il TRoK!: l’attenzione a tutti quegli aspetti extramusicali che lo connotano come l’unico momento in città in cui musiche libere hanno visibilità e continuità in un contesto liberato.
per questo abbiamo invitato ancora una volta alcuni gruppi di amici, offrendogli un palco per usarlo come meglio credono, per festeggiare anche con loro la chiusura della quarta stagione di ottime musiche libere tra i muri della Cascina Torchiera.
***importante***
da tempo la Torchiera sta tenendo nuove relazioni con il quartiere, che implicano anche dei punti di incontro sugli orari di fine concerti. insomma, per far suonare tutto sto popo’ de gente, si inizia alle 21.
presentazione degli artisti
* ?ALOS [tra noise e cucina, milano/berlin]
Esiste un altro mondo oltre al nostro, un mondo nascosto all’interno di ogni specchio. Un mondo speculare al nostro, ma in cui le persone portano sul corpo i segni dei ricordi indelebili che plasmano (anche da noi) il carattere ed il vissuto di una persona. La Signorina ?Alos è una di quel mondo, porta sul suo viso i segni delle ferite nell’anima di Stefania Pedretti. Ecco chi è ?Alos: l’alter-ego di Stefania, la sua immagine riflessa. Nelle performances, la Signorina ?Alos appare come una donnina sola, sfigurata, romantica e sognatrice intenta a preparare una solitaria cenetta a lume di candela. Durante la preparazione della cena ?Alos suonerà, utilizzando la voce inconfondibile di Stefania, il suo personalissimo stile chitarristico, il suo violino e le splendide basi create appositamente per lei da artisti come Mae Starr, Dj Tonnerre e Cristian Rainer. Il tutto con sorprese ed attimi di profonda dolcezza, tenerezza, tristezza ed ironia. In questa performance tutti i cinque sensi vengono coinvolti: ovviamente la vista, ma anche l’olfatto ed il gusto (la cena), l’udito (le musiche), ed il tatto (la signorina ?Alos concluderà la performance invitando un uomo del pubblico, dopo averlo reso "carino"e adeguatamente pettinato, a condividere la cena con lei).
* FUZZ ORCHESTRA [free-rock, milano]
Nata nel 2005, Fuzz Orchestra è il risultato della contaminazione tra le diverse influenze musicali del trio e la volontà di raccontare alcuni momenti chiave della storia dell’Italia contemporanea, dalla Resistenza alle lotte sociali degli anni ’60 e ’70. Così su strutture musicali dai riferimenti più disparati, dall’heavy rock al noise, dal free jazz alle colonne sonore dei “b-movies” italiani, s’intersecano le voci ed i suoni provenienti da vecchi vinili, documentari dimenticati, film di autori scomodi e sconosciuti.
* GOPALA [free jamming post-rock, milano]
…5 elementi alla ricerca di un’ identità di gruppo. Casti e crasti, puri… Sempre diversi anche per noi. Alla riscoperta gioiosa del mondo interno esterno, attraverso il suono. Non formale, sfrangiato-rifrangente.
* XABIER IRIONDO e GIANNI MIMMO
in "YOUR VERY EYES" [minimal jazz, milano/pavia]
"Your very eyes" e’ prima di tutto la prova di un’appartenenza. Un luogo sicuro ed incerto nel quale esercitare spostamenti. L’appartenenza ad una via. Meglio, ad un muoversi. Le provenienze e le derivazioni sono cosi’ varie e diverse. Ma appunto ci sono luoghi, nei quali ci si svela. Qui non si tratta di stili o di auto-referenti tentativi di espressione. Qui si attuano mutamenti. E ci si scopre smossi, cambiati, giocati l’un l’altro. Dopo qualche anno di intensa collaborazione intorno a progetti complessi e multi prospettici (il dvd “Kursk_truth in the end” edito nel 2007 da Amirani records, il cd “On War” prossimamente in uscita) e a live performances, Gianni Mimmo e Xabier Iriondo operano qui una sana mutazione reciproca. Decidono di intraprendere un viaggio verso una chiesa rupestre del X sec. (S. Lucia alle Malve, a Matera) per due ragioni:
– la prima è di ordine acustico: la pietra di quei luoghi è sonora e reagisce in modo molto interessante alle sollecitazioni timbriche;
– la seconda è quella vera: sanno che c’e’ necessita’ di una sorta di celebrazione di questo tentativo di creazione di un meta-linguaggio fra le loro storie. Le loro provenienze sono diverse, le loro anagrafi distanti, le loro attenzioni molto simili, con declinazioni differenti ed egualmente intense.
E’ un confronto nudo, ma qui trovano modo di scogliere i loro golem. "Your very eyes" e’ una specie di laica salmodia fatta di struggenze ed asprezze. Il loro dire e’ fatto di crinali percorsi per cadere e per cedere. Per far questo si servono di mezzi leggeri e semplicemente complessi: un sax soprano, un paio di cordofoni (un mahai metak e un taisho koto) e di alcuni discreti lo-fi devices. Ne esce una condivisione e una comunicazione pura. A volte sacra.
* ROTTEN WINE COMPANY [blablablablues, oltre milano]
La Rotten Wine Company e’ un’accozzaglia di chitarristi, provenienti da differenti esperienze stili e situazioni, ma siccome il ritmo e’ importante uno passa alla batteria e uno al basso. Risultato? Musica farraginosa e non-lineare, anche paranoica a starci poco attenti, nessun tecnicismo, poche, pochissime, parole, risonanze ipnotiche, furore e lacrime, lunghe improvvisazioni su semplici accordi ripetuti all’infinito, blablablablues…
Non stiamo suonando come se fosse la prima volta, lo e’.
* VENTOLIN ORCHESTRA [noise-mongolo, milano/berlin]
Il progetto noise-mongolo di Bruno Dorella (OvO, Bachi da pietra, Ronin…).
"Ventolin Orchestra è la prova che il power noise è solo una scusa per viaggiare gratis".