stessa storia, stesso posto, stesso bar

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Stessa storia…
Ancora una volta a Milano l’estrema destra, questa volta rappresentata da Lealtà e Azione, cerca agibilità politica, aprendo una nuova sede, coperta da una finta patina di presentabilità tramite un fantomatico “Progetto di COO X AZIONE” con “l’obiettivo di portare un aiuto concreto alle numerose famiglie italiane in difficoltà economiche, ben lontane dagli aiuti istituzionali”.
Dietro questa apparenza di solidarietà in realtà si celano personaggi e gruppi politici legati a doppio filo da una parte ai peggio nazi-fascisti come Hammerskin ed ex componenti dei NAR (gruppo stragista neofascista di fine anni ’70) e dall’altra al mondo del narcotraffico e della ’ndrangheta Milanese.
Immancabili anche gli appoggi istituzionali: è noto il rapporto con Fratelli d’Italia e con Aler pronta a dare in locazione (molto agevolata) i locali di viale Brianza 20 ad un’associazione che sul suo sito cita ed esalta personaggi come Codreanu, il fondatore della Guardia di ferro, alleati e collaborazionisti del nazismo (si veda iniziativa su Leon Degrelle), rastrellatori di ebrei e zingari.

Stesso posto…
Il progetto si vuole inserire in Zona 8 già tristemente ricca di spazi fascisti come l’attuale sede di Lealtà e Azione in zona Sempione, la sede di Casa Pound Milano in zona Quarto Oggiaro e l’ex sede di Cuore Nero in zona Certosa-Garegnano.
Ed è proprio in zona Certosa-Garegnano in via Pareto, a pochi passi dalla Cascina Torchiera, che si vuole insediare Lealtà e Azione. Un luogo periferico crocevia della metropoli, collocato fra un quartiere dormitorio e una zona industriale e agricola investita, in particolare nell’ultimo anno, dall’ondata speculativa chiamata Expo2015. Il Comune di Milano, varie Cooperative e aziende private hanno solo pensato alla cementificazione di questo territorio avendo come fine unico il ritorno economico non curandosi dei meccanismi che queste azioni hanno messo in moto:
si veda l’approvazione di progetti inutili e nocivi come le Vie d’acqua o l’inesistente gestione dei campi Rom, prima regolarizzati e poi sgomberati per fini elettorali, come Triboniano o il più recente sgombero dell’ex sede dell’Italmondo.
Un’ondata speculativa che ha portato sempre più a galla una serie di problematiche e di divisioni sia culturali che sociali. Questo contesto rischia di diventare un terreno fertile per il becero populismo patriottico portatore di ideali razzisti e discriminatori propri di Lealtà e Azione.

Stesso bar…
Angolo tra via San Brunone e via Vilfredo Pareto, 50m quadrati concessi prima a Il sogno di Rohan, negozio gestito da Alessandro Todisco per la vendita di oggettistica nazi della linea Calci e pugni e poi, nel 2008 direttamente a Cuore nero. Entrambi i progetti fallirono lasciando anche una discreta scia di debiti. All’uscita di scena prima dei Todisco e poi di Francesco Cappuccio (Doppio Malto) nel 2010, le saracinesche rimasero chiuse.
Tra un mese il locale dovrebbe essere pronto per la nuova sede di Lealtà e Azione, la terza in meno di un anno: nell’aprile del 2013 si sposta da viale Brianza 20 a via Govone 35 (solo 3 mesi dopo la sede viene incendiata) e ora via Pareto.
La proprietà dell’immobile è di Michelangelo Tibaldi, indicato nel rapporto della Commissione antimafia del 2012, come l’emissario del boss mafioso Santo Crucitti…

Come con Cuore Nero ed adesso con Lealtà e Azione crediamo che spazi del genere non abbiano alcuna legittimità di esistere né qui né altrove, né ora né mai.
Da più di 20 anni la Cascina Autogestita Torchiera fa attività politica, culturale e sociale diffondendo principi e pratiche creative di autogestione, partecipazione diretta, antirazzismo, antifascismo, antimilitarismo e solidarietà attiva.
Riteniamo questi gli strumenti più efficaci per fronteggiare il risorgere di antichi orrori e per creare altre forme di socialità e partecipazione al proprio territorio.
Riteniamo inoltre essenziale il lavoro di rete tra le diverse realtà antifasciste di quartiere negli ultimi anni, in particolare il progetto Partigiani in ogni Quartiere, nato proprio in Cascina Torchiera per contrastare Cuore Nero.
Pensiamo sia fondamentale quindi la presa in carico collettiva del problema per continuare a sperimentare pratiche antifasciste dal basso di ampio spessore politico e sociale.

Cascina Autogestita Torchiera Senzacqua

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