Torchiera

 _ da giovedi’ 10 a sabato 12 settembre

       °°° FREEDOM NOT FEAR °°°

tre appuntamenti per superare la paura del buio e dei "babau" senza farsi sedurre da controllo e repressione…

        in friendly collaboration con

paura.anche.no

 programma della 3 giorni:

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> Apertura dalle 19.30 <

> Alternativa vegetariana garantita <

_ giovedi’ 27 agosto,

ore 20.00: cena popolare
ore 22.00: proiezione

La rassegna cinematografica estiva  a cura della Scighera, dedicata quest’anno a Mariangela Melato, presenta:

Per vendicare la morte di un amico, il mite contadino lombardo Antonio Soffiantini ne rileva i propositi e si improvvisa anarchico, decidendo di attentare alla vita di Benito Mussolini.

In un bordello di Roma, vero e proprio crogiolo di differenti umanità e dialetti, Tunin si incontra con la vivace bolognese Salomè, che gli promette appoggio nel suo piano eversivo, e si innamora della giovane napoletana Tripolina. Ma amore e pietà ostacolano i piani dell’impreparato attentatore, fino a trascinarlo nel baratro di una inevitabile tragedia. 

Grande grigliata di poco dopo metà agosto alle 20.30

> Apertura dalle 19.30 <

> Alternativa vegetariana garantita <

_ giovedi’ 20 agosto,

ore 20.00: cena popolare
ore 22.00: proiezione

La rassegna cinematografica estiva  a cura della Scighera, dedicata quest’anno a Mariangela Melato, presenta:

La Sicilia operaia del 1972, in uno dei film più celebri di Lina Wertmüller: la politica, la mafia, le corna, e tutti gli stereotipi legati all’isola compongono una grande commedia all’italiana, grazie alla splendida interpretazione di Mariangelato Melato e Giancarlo Giannini.

Marcodeo, emigrante che insegue il sogno di una vita dignitosa e libera, è destinato a scoprire che le proprie radici lo porteranno a scelte drastiche e inimmaginabili: a scontrarsi con una realtà, quella del Nord industriale rappresentato dalla Melato, che pur rimanendone affascinato non riesce a comprendere la forza del legame di sangue.
L’elemento più interessante del film, tuttavia, è la previsione della minaccia mafiosa non solo sulla società siciliana ma anche sul resto del paese, con i vari personaggi interpretati da Turi Ferro caratterizzati da un unico segno distintivo, l’impronta che Marcodeo riconosce anche nella nebbiosa operaia Torino.

_ giovedi’ 13 agosto,

ore 20.00: cena popolare
ore 22.00: proiezione

La rassegna cinematografica estiva  a cura della Scighera, dedicata quest’anno a Mariangela Melato, presenta:

"Il gatto", film del 1977 diretto dal maestro Comencini, racconta le avventure venate di risvolti gialli dei due protagonisti, il maturo scapolo Amedeo (Ugo Tognazzi) e sua sorella Ofelia (Mariangela Melato). I due “zitelli” possiedono un gatto soriano e un palazzo ad affitto bloccato nel centro storico di Roma, il cui valore sta soprattutto nel terreno su cui sorge: l’unica condizione per ottenere il patrimonio offerto da una società immobiliare è lo sfratto di tutti gli inquilini.

Il film è un apologo della bassezza della piccola borghesia, l’umanità mediocre e torbida che si nasconde dentro i grandi complessi urbani. Ogni inquilino della palazzina ha segreti peccati, ognuno ha qualcosa da nascondere.
La straordinaria coppia Melato-Tognazzi mette in scena due fratelli in eterno conflitto ma complici nella brama di guadagno, un rapporto familiare trasformato in una società con l’esclusivo scopo di accumulare denaro.

_ giovedi’ 06 agosto,

ore 20.00: cena popolare
ore 22.00: proiezione

La rassegna cinematografica estiva  a cura della Scighera, dedicata quest’anno a Mariangela Melato, presenta:

Un paesaggio spagnolo ricavato tra i sassi di Matera, una rivoluzione nella quale i buoni sono buonissimi e i cattivi cattivissimi, un antifranchismo e anticlericalismo mai così urlati, la storia e le battaglie trasformate in tragiche operette. Irrealismo che porta a un felice surrealismo: André Breton ne sarebbe stato entusiasta.

Ecco che cos’è "L’albero di Guernica", un film nel quale la rivoluzione del 1936 in un borgo contadino diventa funzionale al sogno, agli incubi, all’inconscio. In questo caleidoscopio sensitivo Mariangela Melato, per una volta per nulla divertente, ci spiazza vestendo i panni neri della tragedia.