TRoK! presenta: Usa Is A Monster + il Babau | domenica 19.04.09

 domenica 19 aprile, TRoK! e JointSventure felicemente presentano il ritorno sul palco della torchiera di the USA IS A MONSTER, il duo (per questo tour raddoppiato) noise-folk di casa Load Records che gia’ ha solcato queste assi negli anni passati…

Per il loro ultimo tour europeo, si presentera’ una serata veramente di… monsters a go-go!, con il fonodramma de il BABAU & i Maledetti Cretini sull’altro palco, a presentare la trilogia del terrore di E.A.Poe…

 

 dettagli sui gruppi…

 

  *  the USA IS A MONSTER
     [folk noise  |  new york]

Sono un gruppo che ha fatto dell’etica Do It Yourself la propria ragione di vita, che ha scelto l’approccio punk quale modalità di iniziazione al suono, che è passato dall’hard rock esoterico in salsa Black Sabbath al free jazz di John Coltrane senza battere ciglio e che è infinitamente innamorato del prog rock.

The Usa Is A Monster incidono per la Load Rec. (Lighting Bolt, Noxagt, Sightings…) etichetta che si candida al ruolo di Skin Graft degli anni 2000, ma rientrano nel versante più classicamente rock della produzione della label di Providence, almeno nella strumentazione.
Chitarra e batteria, qualche occasionale synth, il tutto suonato con la grazia di un cavernicolo.

La proposta del duo resta però sempre all’interno dei canoni stilistici dell’etichetta: schizofrenia strumentale, vocalizzi pomp-rock, scale che si rincorrono in vortici allucinogeni, ascensioni melodiche da psycho-free-folk malato in una alternanza tra pezzi molto lunghi e brevi schizzi.

Nell’immaginario della band le vecchie storie dei nativi americani, la sopraffazione avvenuta per mano dei nuovi arrivati bianchi, convivono temporalmente con l’attualità in una sorta di realismo magico.

Usa is the monster sceglie la via espressiva del rock rumoroso e turbolento, tanto schizofrenico e furioso quanto elaborato e mutevole, che macina hardcore evoluto e rarefazioni quasi ambient per poi degenerare su territori tribal-noise, che si perde in momenti bucolici costituiti da melodie vocali
e tappeti di synth per poi lasciare improvvisamente spazio a deflagrazioni strumentali: come se i Soft Machine fossero impegnati in una demoniaca jam session con i NoMeansNo!
In poche parole una band che spacca, e si raccontano cose favolose dei loro live act.

Il nuovo album è uscito a settembre 2008 e si intitola ‘space programs’ uscito per la Load Records!

   *  il BABAU & i Maledetti Cretini
     [fonodramma regressivo  |  segrate]

Il Babau & i maledetti cretini è un progetto artistico situato all’incrocio tra musica, teatro e letteratura. Attualmente è composto da Damiano Casanova (chitarre, sinth, tastiere, composizione e direzione musicale), Franz Casanova (voce narrante, sinth, tastiere, carabattole varie), Andrea Dicò (batteria, percussioni, rumorismi). Nato nel 2000 nell’hinterland milanese, come quartetto di “rock regressivo e musica da cameretta” prende il nome da un quadro a fumetti di Dino Buzzati (Il Babau, 1967) cui dedica anche la sua opera prima, il (quasi) concept album “DIO, DIO MIO CHE COSA ABBIAMO FATTO” (Lautoprodotto, 2003).
Caratterizzato da un’originale sound che trae ispirazione dal rock progressivo, psichedelico ed hard degli anni 70, corroborato da una corrosiva ironia punk e da liriche di sapore letterario e surreale, Il Babau suona in diversi circoli culturali e centri sociali di Milano e provincia.
L’abbandono da parte della sezione ritmica originaria riduce la formazione ai minimi termini, ovvero ai fratelli Damiano e Franz Casanova facendola virare ancora più decisamente verso la teatralità e la musica d’atmosfera. Lasciata da parte la forma canzone, Il Babau reinventa il “fonodramma” tributando un nuovo omaggio a Buzzati nel centenario della nascita (2006). “Chi sta scavando?” è un concerto-spettacolo nel quale la lettura delle inquietanti e surreali cronache buzzatiane, più che essere accompagnata, è sostenuta e condotta dai brani musicali originali che si sviluppano come una vera e propria colonna sonora per le immagini evocate dalle parole. Lo spettacolo riscuote un certo successo ed è replicato in circoli culturali, auditorium, teatri e rassegne teatrali.
Nel 2008, arricchito dall’ingresso nel gruppo del batterista, percussionista e rumorista Andrea Dicò (Guignol, Gopala, Stardog), il Babau si cimenta in un nuova fatica, un fonodramma ad episodi dedicato interamente ai racconti del terrore di Edgar Allan Poe.

 

 

p.s.- e’ una domenica sera, quindi si finisce presto… e si inizia prima

 

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