Seconda assemblea di avvicinamento al NoExpo Camp | mercoledì 02.03.11

mercoledì 2 marzo h. 21 Cascina Autogestita Torchiera – milano

Mercoledì 16 febbraio si è svolto in Torchiera il primo incontro per realizzare a Milano un grande evento nel mese di giugno.

I presenti – Comitato NoExpo, Torchiera, Fornace, Seiv de Farm, Zam Racaille e numerose singolarità interessate alla cosa – hanno condiviso la scelta della modalità dell’iniziativa, che calcherà l’orma dei Climate Camp nordeuropei.

Ora che Expo avvia l’operatività e l’impatto diventerà concreto (e reali diverranno cementificazione, rendite parassitarie, pendolarismi ancor più impossibili, aumento della precarietà del lavoro e della vita metropolitana), ora che l’area metropolitana subirà l’impatto del PGT e interi quartieri verranno ricostruiti secondo le esigenze del palazzinaro di turno, ora occorre alzare il livello di opposizione sociale.

Nel nel nostro territorio un blocco di potere spregiudicato ha creato una rete solida e trasversale (banche, speculatori, CL, Formigoni, Lega con l’appoggio quando c’è da spartir qualcosa di Legacoop e personale politico allegato) in grado di esercitare una pressione sulla cittadinanza e condurla alla passività come stato naturale di vita. Per questo la sfida è grande e l’impegno elevato.

La proposta alla metropoli, ai movimenti, alle lotte è quella di creare un evento generato dalla collaborazione di diversi soggetti, collettivi e singoli, in grado di unire saperi, competenze e volontà per realizzare tre giorni d’iniziative e di attacco alla città vetrina delle speculazioni, delle privatizzazioni, della precarietà e che sia un vero esempio di sostenibilità ambientale, non come Expo 2015, che ne fa un punto di forza pur non essendo sostenibile per il nostro territorio e per chi lo abita.

Il tutto costruito attraverso un processo orizzontale, che si basi su gruppi di lavoro i quali lavoreranno in parte autonomamente per la riuscita dell’evento. Nessuno si aspetta la benevolenza delle istituzioni rispetto a un’azione di questo tipo, vanno create autonomamente le condizioni affinché il NoExpo Camp possa esistere ed essere produttivo, nonostante le avversioni che di sicuro ci saranno; questo dipenderà dalle forze che si riuniranno attorno al progetto nei prossimi mesi.

L’Assemblea vede il Camp come azione su un territorio che resiste e reagisce al mostro Expo2015, con carattere locale ma aperta a tutte le lotte simili su territori differenti. In questo senso obiettivi minimi sono la ricomposizione territoriale di reti, vertenze, saperi, lotte, la creazione di un ambiente di socialità, di collaborazione pratica e di discussione.

Partecipazione – Ecosostenibilità radicale – Autorganizzazione – Riappropriazione.

Nel contesto milanese sarebbe la prima volta in cui, in maniera così ambiziosa, sono proposti e praticati questi argomenti all’interno di una tre giorni. Sono fondamentali un approccio inclusivo e l’apporto di tutte le energie che non vogliono accettare passivamente il modello di governance metropolitana. In questo senso il percorso di avvicinamento all’evento diviene ancor più importante dell’evento stesso. Per questo motivo dal prossimo incontro saranno proposti appuntamenti (sia tecnico-operativi sia divulgativi) potenzialmente in grado di mobilitare le energie fresche, solidali e propositive della città

Nei giorni caratterizzati dal rumore delle ruspe, dai tagli alla spesa sociale, dalle privatizzazioni dei beni comuni noi porteremo una corrente che si opporrà radicalmente, nei fatti e nelle parole.

Il prossimo incontro si terrà mercoledì 2 marzo h. 21 Cascina Autogestita Torchiera (p.le cimitero maggiore 18, Milano)

Per sporcarsi le mani: climatecamp (at) inventati.org

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3 risposte a Seconda assemblea di avvicinamento al NoExpo Camp | mercoledì 02.03.11

  1. Mau scrive:

    [quote]
    Ora che Expo avvia l’operatività e l’impatto diventerà concreto (e reali diverranno cementificazione, rendite parassitarie, pendolarismi ancor più impossibili, aumento della precarietà del lavoro e della vita metropolitana), ora che l’area metropolitana subirà l’impatto del PGT e interi quartieri verranno ricostruiti secondo le esigenze del palazzinaro di turno, ora occorre alzare il livello di opposizione sociale.
    [/quote]

    Senza offesa ma.. non avete idea di quello di cui parlate, a parte che il PGT NON riguarda nella maniera più assoluta l’AM milanese, l’affermazione secondo la quale “interi quartieri verranno ricostruiti” è assurda.
    Mi piacerebbe ad avere un minimo di tempo fare chiarezza su alcune cose.. anche perchè di questioni legate all’Expo su cui discutere ce ne sarebbero, a partire da cosa sarebbe diventata di li a breve quell’area se l’Expo non fosse stato vinto..

    Vi seguo con interesse e spesso e volentieri vengo in cascina pero’ per favore, queste affermazioni quotate sono fuorvianti.

  2. a. scrive:

    ti rispondo a titolo personale anche se credo che il modo più valido per dare un contributo sia partecipare alle assemblee, alla scrittura dei documenti ecc ecc

    L’ATU Cascina Merlata, in sostituzione della precedente variante, ha subito nell’ultimo mese il passaggio in sede consiliare di tre osservazioni tutte peggiorative mediante le quali il Pgt impatta non solo sui volumi edificabili ma determina una drastica diminuzione della percentuale di verde permeabile in tutta la zona.
    C’è da dire poi che questo processo avviene in maniera completamente slegata da quanto avviene nell’adiacente zona expo e dal Comune di Pero. Stiamo parlando di un condominio da 3/4000 abitanti che sorgerà su campi verdi (con conseguente consumo di suolo) al di fuori di una qualunque visione sistemica in termini di progettazione, servizi alla persona, mobilità.

    E’ questo che intendiamo, è per questo motivo che se vuoi dare un contributo reale lo spazio c’è tutto,

    a.

  3. Mau scrive:

    Ciao,

    in generale mi piacerebbe partecipare e dare un contributo, personalmente credo che cascina merlata (che conosco piuttosto bene) sia un buon intervento, sono altri i punti che attaccherei nel PGT e nella gestione del territorio in generale.
    Mi piacerebbe discutere di queste cose e cercare di capire anche i vostri punti di vista.

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