Ceci n’est pas un avis de concours – Questo non è un bando

bandoStante che il Comune di Milano non cessa di insistere sul mettere a bando spazi occupati e vitali, e a ribadire questo strumento di ricatto nei confronti della storia ventennale della Cascina Torchiera…

Stante che qui siamo tutte persone cordiali e a modino, che a domanda rispondiamo con educazione…

Stante che ci sembra che le idee di chi governa questo territorio da troppi anni, trasversalmente a ideologie e schieramenti, siano fin troppo grigie…

Abbiamo deciso di rispondere con il nostro contributo al Bando di Idee.
Non certo partecipando al concorso stesso, bensì offrendogli alcune idee e le modalità per metterle in pratica. A costo zero, alla faccia dell’austerity!

Qui di seguito trovate la risposta al Bando che abbiamo consegnato in Comune, le tre proposte che abbiamo suggerito per una futura realizzazione, e il testo introduttivo che ci siamo sentiti in dovere di allegare. Perchè questo, il nostro, non è un bando.

Ceci n’est pas un avis de concours – Questo non è un bando

Non possiamo fare altro che non partecipare a questo o successivi bandi e rivendicare l’importanza e la legittimità delle pratiche di occupazione e autogestione degli spazi abbandonati.

Un bando di assegnazione (come un “bando di idee”) può essere una possibile risposta nei confronti del problema degli spazi vuoti, sicuramente non può esserlo per quegli spazi che da anni propongono un’alternativa radicale come gli spazi occupati e autogestiti. Confondere questi due piani è sintomo di cecità e cristallizzazione in schemi ormai sorpassati.
Fingere di farlo è semplicemente scorretto.
Chi governa deve oltrepassare i propri schemi, cominciando a riconoscere il valore politico – e non giuridico – di queste realtà. Tale discorso deve essere affrontato pubblicamente, coinvolgendo tutti gli attori attivi e interessati, senza fare distinzioni tra buoni e cattivi.

La Cascina Autogestita Torchiera si è già conquistata la legittimità di esistere in questi vent’anni, senza dover passare tramite bandi, assegnazioni o amenità varie.

Cordiali saluti,
Cascina Autogestita Torchiera SenzAcqua

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Alla spettabile attenzione della D.C. Sviluppo del Territorio –
Settore Pianificazione Tematica e Valorizzazione Aree

Oggetto: Indagine esplorativa per il recupero e la valorizzazione di 16 cascine comunali

Ipotesi gestionali

Le ipotesi di recupero e valorizzazione in riferimento alla Cascina Torchiera, sita in Piazzale del cimitero Maggiore 18 sono sotto descritte.

1. Sotto il profilo gestionale si propone un metodo collettivo che permetta a tutte le persone che vogliano partecipare alla vita della cascina di avere la possibilità di portare all’interno di essa i propri desideri e competenze e di farlo secondo le proprie possibilità, senza sottoscrizioni o tesseramenti.
Questo modello si basa sui principi di cooperazione, uguaglianza e orizzontalità.
Ogni decisione riguardante la vita della cascina sarà presa dalle sue componenti secondo il criterio dell’unanimità.
Non varranno, dunque, i criteri della maggioranza e della minoranza, così da evitare la fissazione sull’opinione individuale, la concorrenza e i giochi di potere e incoraggiare invece l’ascolto delle ragioni altrui, la comprensione degli altri e il loro rispetto, la riflessione sulle proprie opinioni e la capacità di abbandonarle o modificarle. La fluidità di tale forma organizzativa sarà tale da non permettere alcun tipo di formalizzazione in alcuna delle attuali tipologie associative.

2. Sotto il profilo della riqualificazione strutturale della cascina, si implementerà un sistema condiviso di recupero e valorizzazione degli spazi, basato sulla messa in comune delle competenze e dei saperi di ciascun partecipante al progetto. Tutti i lavori che verranno effettuati, dalle semplici pulizie a opere strutturali come il rifacimento dei tetti non saranno svolti da enti e aziende terze o esterne, ma sarà compito di chi fa vivere le cascina stessa attivare le competenze e le expertise necessarie di volta in volta. Perno centrale di ogni lavoro sarà il recupero e il riutilizzo della massima parte dei materiali utili per garantirne la sostenibilità progettuale. Inoltre, a fronte della constatazione dell’assenza di allacciamento idrico della cascina (sopralluogo effettuato il 25 dicembre 2012), una particolare attenzione sarà prestata a sistemi di recupero e risparmio dell’acqua.

3. Per quanto riguarda le spese che si andranno ad affrontare per la vita collettiva della cascina, l’intero ammontare sarà ricavato esclusivamente attraverso iniziative pubbliche. Tali inziative saranno una delle modalità di comunicazione verso l’esterno dei valori su cui si baserà la cascina, e saranno, indipendentemente dalle modalità scelte, sempre dirette verso un’offerta di socialità alternativa e aperta a tutti, basata sul rispetto dello spazio e delle persone che lo attraversano. A supporto delle iniziative sarà attivo un servizio di ristoro e bar. Il ricavato di tali attività sarà investito totalmente
all’interno della cascina e dei progetti collaterali che si andranno a creare, perciò sarà esente da qualsiasi tassazione.
Le attività di chiunque parteciperà alla vita della cascina non saranno soggette ad alcuna retribuzione monetaria.
Le componenti della cascina avranno inoltre la facoltà di ospitare gruppi e progetti esterni che condividano questi stessi innovativi principi, o di destinare loro parte degli incassi delle proprie iniziative.

Tra le proposte si annoverano: l’orto sinergico, la scuola d’italiano per stranieri, la sala prove, la palestra per bande musicali e teatro di strada, la scuola di musica, un archivio di materiale letterario, un mercatino biologico mensile, sala studio con computer disponibili e wifi accessibile a tutti, la ludoteca, un palco esterno per eventi estivi, un’importante festival internazionale di teatro di strada, appuntamenti di musica sperimentale…

NOTA BENE: Questa è la realtà della Cascina Torchiera già da oltre vent’anni. Un percorso reso possibile solo attraverso l’occupazione di uno spazio vuoto, abbandonato e lasciato in stato di degrado, e nonstante la mancanza di acqua. Uno spazio restituito alla collettività grazie ai continui lavori di autocostruzione, alle miriadi di iniziative e progetti che l’hanno attraversata, grazie a vent’anni di autogestione. Una pratica che negli ultimi decenni si è sviluppata in alternativa e in contrapposizione ai sistemi basati su logiche gerarchiche, di delega, di rappresentanza e di profitto… meccanismi che non potranno mai rendere giustizia della molteplicità e della ricchezza della Cascina Autogestita Torchiera senzacqua.

si allegano tre proposte di progetti di riqualificazione dell’area della Cascina Torchiera da realizzare in vista di Expo 2015.

  proposteproposteproposte

scarica la lettera di non-partecipazione al bando (pdf), l’allegato di presentazione (pdf) e l’illustrazione delle tre proposte di riqualificazione (pdf).

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4 risposte a Ceci n’est pas un avis de concours – Questo non è un bando

  1. Matteo @autocostruttore scrive:

    Vorrei segnalarvi questo, che è il blog degli autocostruttori del cantiere di Filetto (RA): http://matteo-equilibrio1.blogspot.it/

  2. Giacomo Spallacci scrive:

    Bravissimi. Per fortuna che ci siete…

    Una sola osservazione: “orti verticali” o “orizzontali”? A me sembra che siano verticali…

  3. torchiera scrive:

    vedrai, l’orto orizzontale (cosi’ come il giardino orizzontale e il bosco orizzontale) è un’invenzione destinata a rivoluzionare il mondo dell’agricoltura…

  4. tibi scrive:

    vi amo, l’idea della ciclemi è grandiosa…. :)
    ah, l’orto orizzontale lo andiamo a fare nel parcheggio lì dietro no?

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