Kurdish Ballads

SABATO 8 FEBBRAIO 2020

Serata speciale che ci farà sognare, come bambini , scoprendo nuovi Mondi. Due musicisti tra i più sensibili nel panorama musicale della world music, sabato 8 febbraio, coloreranno la Cascina di atmosfere che faranno vibrare come corde l’anima. La musica diventa quello che è, un linguaggio universale.

Serhat AKBAL
Musicista e cantante curdo, vive in italia da 2011.
Nel 1995-1997 fatta scuola di musica in città Cizre/Sirnak
2002-2006 si e dedicato con la sua scuola di musica
2010-2013 Vissuto a Roma, ha collaborato con gruppi eterogenei tra cui orchestra Garbatella.
Orchestra malancia. Orchestra altrove. AK 47. Orchestra RifuJam, a Trento l’Orchextraterrestre, La Piccola Orchestra Lumière.
https://www.youtube.com/watch?v=GnX-hLXBDCo

Ashti abdo Cantante, musicista e compositore curdo, è nato ad Aleppo e cresciuto
ad Afrin. La musica diventa la sua passione travolgente molto presto:
trascorre l’infanzia tra le colline del suo villaggio, ascoltando le storie
e le canzoni degli anziani, circondato dai suoni della natura.
Da bambino impara a cantare ninne nanne a sua sorella e a suonare
il tipico strumento curdo, il tembûr (saz), con suo fratello.
Trasferitosi in Italia dopo l’adolescenza, continua a suonare il tembûr
da autodidatta, iniziando a esibirsi come artista solista.
Nel 2012 si unisce ai Domo Emigrantes, portando nella band suoni
e trame tipiche del Medio Oriente. L’incontro con il gruppo lo porterà
a sua volta a conoscere e fare suoi strumenti e ritmi tipici del Sud Italia.
Dal 2014 suona il saz, il mandolino e le percussioni nell’ensemble
Piccola Ban- da Rebelde canta De André.
Nel 2015 collabora anche con Angelo Petraglia e Francesco Forzani, (musicisti di Lodi,) creando Beja: la musica, il racconto, la guerra, un progetto di improvvisazione
musicale basato su una traduzione personale dell’esperienza bellica.
Nel 2016 dall’incontro con Manuel Buda alla chitarra classica e con Fabio Marconi al violhao de choro a 7 corde, nasce un eccentrico trio di strumenti a corda (a cui si aggiungono all’occorrenza percussioni, voci e fiati come clarinetto e duduk) in cui ognuno porta le melodie che ha incontato nel suo cammino personale di vita, di ricerca e di esperienza e che confluiscono in un vero e proprio viaggio musicale che da Vienna arriva fino al Mar Caspio, tra danze greche, melodie klezmer e canti della tradizione curda.
Nel 2018 vince il premio DoReMiFaSud, concorso che promuove
l’integrazione e il dialogo fra culture musicale differenti.
https://www.youtube.com/watch?v=I_o71nL-JIU

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