VIII Luglio Libertario | 30.07 – 02.09.09

VIII LUGLIO LIBERTARIO 


30 luglio – 02 agosto 009

"Parlare del desiderio significa parlare dell’ignoto, del desiderio di
libertà. La libertà della nostra vita sociale, che noi assumiamo come
nostro principale impegno, aprirà le porte di un nuovo mondo. E’
impossibile conoscere un desiderio senza soddisfarlo, e creare è sempre
scoprire ciò che non si conosce…é’ il nostro desiderio a fare la
Rivoluzione".


 


programma:

 

 PREVIEW
Venerdi’ 29 luglio
Circolo dei Malfattori, via Torricelli 19

a 109 anni dal regicidio di Umberto I
continuiamo a festeggiare e a brindare a Gaetano Bresci.

cena carnivora/vegana/vegetariana/fruttariana/soprattutto-alcoolica in strada.

dalle 20, si mangia si canta e si suona.

W l’Anarchia

 


 

Giovedì 30 luglio a partire dalle 19.00

L’insurrezione creativa


Laboratorio di tecniche di piazza con lo Sciame.

La manifestazione di un
pensiero, specie se ribelle, minoritario e criminalizzato, necessita di
tecniche appropriate, soprattutto se non si dispone di radio, giornali
e televisioni. Se poi l’obbiettivo è quello di produrre cambiamenti
concreti di certo non ci si puà accontentare della mera
testimonianza… Conoscere e condividere le competenze può essere molto
utile per rendere più efficaci le nostre iniziative e, magari, evitare
di farci male…

h 23.00

LibertAria in concerto

Anteprima del nuovo progetto
musicale di Marco Rovelli , dopo
l’esaurimento della sua esperienza con Les Anarchistes. LibertAria è
il nome che dà il titolo al cd, in cui il suo percorso di musicista
confluisce con la sua esperienza di scrittore. E nel percorso sono
implicati a vario titolo – come co-autori ovvero come incontro da cui è
nata un’idea – una serie di amici scrittori: Wu Ming 2, Erri De Luca,
Francesco Forlani, Maurizio Maggiani, Roberto Saviano. Ma ci sono
partecipazioni di altrettanto straordinari musicisti come Yo Yo Mundi e
Daniele Sepe.


 



Venerdì 31 luglio a partire dalle 19.00

Teatro forum: l’assemblea militante

Presentazione-laboratorio dei modus operandi del Teatro Forum con l’associazione Livres Como o Vento.

Questo metodo teatrale,
elaborato dal brasiliano Augusto Boal a partire dagli anni ’60, si
propone come strumento di emancipazione, in cui lo
spettatore/spett-attore diventa protagonista della propria vita.
L’obiettivo è di fornire strumenti di cambiamento personale, sociale e
politico a tutti coloro che si trovano in situazioni di conflitto, di
oppressione. Questo avvicinamento alle tecniche non violente di
gestione del conflitto si inserisce nella riflessione intrapresa
durante il congresso Ri-volta la carta sui meccanismi decisionali nelle
realtà autogestite: grazie alla collaborazione con l’associazione
Livres Como o Vento il teatro forum potrebbe essere lo strumento adatto
per rimettere in discussione organismi decisionali, efficienza della
democrazia diretta, giochi di potere, ecc.

h 00.00 dj set con

PiloPilota dj (balkan baroque/musica ignorante

 


 

Sabato 1 agosto

Scavare la città –  l’interazione con la città e con le varie genti che la popolano


h 13.00: Grande grigliata di inzio agosto



h 15.00 proiezione: I sogni della Comasina

“La telecamera in spalla e il
microfono in mano. Ci siamo accorti che questi strumenti aprono molte
porte, eccitano i sentimenti di protagonismo. Come esploratori, come
cronisti, viaggiatori stranieri, ospiti curiosi ce ne andiamo in giro
per il quartiere con un letto a rotelle a fare domande: ma cosa sognano
di notte gli abitanti della Comasina?”

I sogni della Comasina:
progetto teatrale di incursione, incontro e ascolto con i cittadini del
quartiere La Comasina di Milano (giugno – luglio 2009). Produzione
Teatro delle Ariette/ Associazione Olinda. Un progetto di Paola
Berselli e Stefano Pasquini con il lavoro di Paola Berselli, Maurizio
Ferraresi, Gregorio Fiorentini, Stefano Pasquini, Claudio Ponzana;
Immagini Gregorio Fiorentini e Stefano Massari; Regia e montaggio video
Stefano Massari (Teatro delle Ariette)

h 16.30 Laboratorio di di inchiesta sociale condotto da Stefano Laffi

Capire perchè il ragazzino
seduto di fianco a noi sul tram ascolta Fabri Fibra ci risulta
impossibile? Riuscire a fare due chiacchiere con la sciura del mercato
è a rischio borsettate sulla faccia? Passare dei contenuti durante
un’iniziativa è considerato ormai volgare, meglio un volantino con
molte figure e un aperitivo in compagnia? Beh, anche gli altri avranno
le loro ragioni!
Riappropriamoci della nostra capacità di comunicare con la città e con
le varie genti che la popolano, partendo dalla nostra capacità di
osservazione, di ascolto e di messa in discussione.
Per comprendere il cambiamento e leggere le connessioni sistemiche. Per interpretare i dati che ci circondano con lenti nuove.

h 22.00 Milano analfabeta

Incontro con Alessandro
Bertante (giornalista e scrittore) , Paolo Cottino (Istituto per la
Ricerca Sociale) e Marianna D’Ovidio (Dipartimento di Sociologia e
Ricerca Sociale, Milano Bicocca).

Continua il viaggio al di
sotto di una città che leggiamo poco e interpretiamo ancor meno.
Conoscere il proprio territorio è una precondizione necessaria per un
saggio agire politico fuori dall’autoreferenzialità. Cercare la vera
città sotterranea che si muove sotto le statistiche ufficiali ed i
nostri bisogni che attribuiamo agli altri.

a seguire… Dj set

 



domenica 2 agosto
Tempo, lavoro, militanza, economie alternative…



h 13 PRANZO di apertura

h 15.00: gioco del tabù.

Riusciresti a parlare della tua vita senza usare parole come “lavoro”, “militanza” “tempo libero” ecc…? Provaci!

a seguire, discussione aperta

E’ possibile ricomporre la
frattura che scinde nettamente le nostre vite tra lavoro, tempo libero
e e militanza? Possiamo considerarlo uno degli obbiettivi del nostro
agire politico? Il militante oggi forse è in crisi perché il suo
impegno, confinato nei rimasugli di tempo, non produce effetti concreti
sulla sua vita, se non in brevi momenti e in spazi ben delimitati,
dedicati perlopiù allo svago. Alienato da un’insanabile frattura tra
tempo di lavoro (inteso come occupazione tesa a produrre reddito) e il
cosiddetto "tempo libero", in queste condizioni è quasi impossibile che
le sue capacità e le sue inclinazioni possano essere messe all’opera
per il cambiamento che sogna. Ma può un progetto politico definirsi
realmente radicale (o se preferiamo rivoluzionario) senza aggredire la
madre di tutte le alienazioni – il lavoro salariato?

h 22.00 Radio Bandita presenta:


 

Date fiori ai ribelli caduti.

Il primo maggio dai martiri di Chicago alla May Day Parade

Radiospettacolo

Un secolo abbondante di storia
mondiale, dai colpi di rivoltella ai carri colorati, da liturgia
operaia a festa popolare: mille storie di rivendicazione, di lotta ma
anche di socialità creativa.
Merende sediziose anarchiche sopra Carrara, cupe sfilate allegoriche
nella Piazza Rossa, battaglioni di lavoratori sindacalizzati e in mezzo
vessilli, bande musicali, concerti, comizi evocativi di ere
migliori… un po’ tutto questo è il Primo Maggio, un appuntamento
incapace di invecchiare e che continua ad essere più forte della
retorica cucitagli addosso.
Radiospettacolo condotto da Lorenzo Valera e Dino Taddei, ospiti
Massimo Varengo , Alessio Lega e cauz. Nella serata video, letture di
Marta Marangoni e musiche a tema eseguito dal vivo da Trio Acratico.


 



 



CENA POPOLARE tutte le sere dalle 20.30
Saranno disponibilie POSTI LETTO per chi vuole partecipare da fuori Milano.


 

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