LUNEDì 12 NOVEMBRE
Presentazione del progetto di Francesco Tabarelli e Alessandro Manca
I FIGLI DELLO STUPORE. LA BEAT GENERATION ITALIANA
libro + dvd
– proiezione di un estratto del documentario di Francesco Tabarelli
– lettura di poesie tratte dal volume I FIGLI DELLO STUPORE. LA BEAT GENERATION ITALIANA a cura di Alessandro Manca
– partecipazione di Gianni De Martino e Aligi Taschera
I beat (o capelloni come venivano chiamati all’epoca) hanno rappresentato uno speciale fenomeno sociale, anticipando la sensibilità all’ecologia, all’anti-militarismo ed ai diritti umani, dando il via a molte lotte di emancipazione e alla cultura underground.
Alcuni dei ragazzi cresciuti nell’Italia in bianco e nero degli anni ‘50 scoprono attraverso Kerouac e Ginsberg un’America esplosiva.
Poesia, letteratura, musica e stili di vita furono coinvolti.
Con questo progetto vogliamo realizzare un racconto “epico” e documentario dell’underground italiano individuando gli elementi narrativi più avventurosi e trasversali: ribellione, adolescenza, ricerca spirituale, viaggio. E poesia.
Un documentario e un volume che ci riportano a quegli anni.
Un progetto che farà sicuramente parlare di sé…
La serata sarà dedicata ad una lettura di poesia della seconda metà degli anni ’60. Poesie scritte da ragazzi che cercavano ostinatamente un senso liberatorio e un rifugio contro la società che li opprimeva nei suoi costumi e nelle sue feroci imposizioni.
Uomini che sentirono perciò il desiderio inconscio di scappare, di trovare un nuovo stile di vita ovunque si potessero trovare. Cosmopoliti universali, sono grandi sognatori e fedeli discepoli della strada, metafora del percorso vitale che ciascuno può intraprendere, oltre che talentuosi scopritori dell’animo umano. Furono catapultati in un universo di bisogni, sensazioni e desideri inedito.
Poesie e immaginari legati a doppio filo agli incontri carnali e frenetici, che hanno portato a scritti che sviscerano tutto ciò che la mente racchiudeva.
A noi rimane traccia di quel richiamo alla vita libera e alla consapevolezza dell’istante.
“Li univa non la conoscenza della scena americana o una qualche ideologia specifica, quanto l’asfissìa per il sistema di vita nostrano, il desiderio di verità, di espressione, di pace, l’antimilitarismo, il rifiuto del consumismo e delle mode, l’anarchismo. La parola d’ordine dal 1964 al 1966 fu ‘Non contate su di noi’” (Gianni Milano).
La estrema risposta che alcuni diedero al Sistema nella seconda metà degli anni sessanta, escludendo, in Italia, il Movimento studentesco che si muoveva su linee prevedibili, rigide e confessionali, era figlia di una società che allettava poco, che stabiliva rapporti con i suoi membri a muso duro. Repressione, illusione, mistificazione, conformismo. I giovani che fecero scelte, a volte ingenue e pericolose, di rifiuto dell’allora nascente Villaggio globale, miravano a divenire santi, persone integrali, non ingranaggi integrati. Tale aggettivo era considerato un insulto…
Gianni Milano
Con il curatore del volume:
Alessandro Manca (Lecco, 1985).
Laureato in Lettere Moderne con una tesi dedicata a ‘Un Weekend Postmoderno’ di Pier Vittorio Tondelli, appassionato e di poesia e letteratura. Da anni studioso e lettore del movimento underground
di poesia in Italia degli anni ’60 e della Beat Generation americana. Scrive poesie e ricerca nelle trasformazioni alchemiche della ‘parola’ nel corso della storia.
e
Gianni De Martino (Angri, 1947) è un giornalista e scrittore italiano.
Nel 1967 ha frequentato a Milano i fondatori della rivista “Mondo Beat“, di cui è stato caporedattore e curatore dell’ultimo numero per Giangiacomo Feltrinelli editore. Dopo aver viaggiato per alcuni anni tra il Marocco e l’ India, ha esordito nella narrativa con Hotel Oasis (Arnoldo Mondadori Editore 1988). Dagli anni sessanta svolge l’attività di giornalista e saggista. Vive e lavora a Milano.
Aligi Taschera (Milano, 1947), attualmente in pensione, è stato psicologo nel servizio sanitario, e poi docente di filosofia e storia nei licei.
Ha partecipato al gruppo provo “Onda Verde” di Milano nel 1967. Ha fondato una delle prime comuni Milanesi. E’ stato attivista del Partito Radicale dal 1972 al 1992.
Attualmente gestisce con un gruppo di studenti la paginawww.cercareunfuturo.wordpress.com