Weekend di autocostruzione sopra la Torchiera | 18-19.05.13

il prossimo weekend si prosegue con i lavori sul tetto della Torchiera, martoriato da un lungo lungo lungo e umido umido umido inverno. I requisiti, vedete bene, sono men che minimi. L’unico strumento richiesto è il cuore.

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Non sai come funzionano i lavori alla Cascina Torchiera? Bè, leggi qui.


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Va detto innanzitutto che la parte fondamentale è il pranzo, cucinato con maestria da mani esperte, il tutto -come sempre- senza poter ricorrere all’acqua, perchè ricordiamo che per il Comune di Milano la Torchiera è un fortino da tenere in stato di assedio.

1368275054745Prima e dopo il pranzo ci si divide in turni, si sale sull’impalcatura e si mettono in sicurezza le tegole, affinchè non caschino sulla testa di chi frequenta la Cascina o di chi dovesse passare anche solo all’interno lungo il suo perimetro. Ci si passa le tegole, ci si passa i fermacoppi, ci si passa la borraccia e ci si passa parola.
1368289033231Il tetto d’altronde è stato costruito negli anni dalle braccia e dai cuori di chi è passato di qui per pranzare e lavorare, dopo che il Comune di Milano aveva abbandonato la Torchiera fino a ridurla al rudere che era 20 anni fa, prima di essere occupata e amata.

Al tramonto, seduti sul basso tetto della Cascina si può guardare verso Ovest un panorama di campi che presto non vedremo più, godete dell’ultima occasione. Con l’arrivo di Expo 2015, ci sarà soltanto un panorama di svincoli autostradali e vuoti poligoni di cemento.

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Ah, ricordiamo che per il Comune di Milano la Cascina Torchiera è ancora un rudere abbandonato, destinato come tale ad essere messo al bando per finire nelle mani dello speculatore di turno.

 

 

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