Un appello ai soggetti, ai movimenti e ai territori resistenti
“Quando si governa non c’è più tempo e possibilità di rincorrere utopie e così, lentamente ed inesorabilmente, la politica diventa sempre più indistinta nelle caratteristiche fondanti ed operative dei diversi schieramenti. Sempre più governata dalle regole e dalle convenienze dell’economia. L’abbiamo già visto con la TAV perché dovrebbe essere diverso con EXPO e PGT.
Chi abita i territori e le città, i movimenti di lotta e le situazioni autorganizzate, chi vorrebbe un altro modello di città e di vita sono definitivamente soli e solo a loro, e a noi tutti, tocca e spetta il gravoso ma necessario compito di lottare per una qualità della vita radicalmente diversa e per un altro mondo possibile, per noi e per chi verrà dopo di noi”
Così finiva l’ultimo numero del giornale dal titolo anticipatore SHOCK EXPO. L’ultimo dell’era Morattiana.
Ora, passati sette mesi di attese e di consapevolezze continue rispetto a scelte operate all’insegna di quel sano realismo di chi fa politica nelle istituzioni, obbligatorio quando si devono affrontare sfide e cambiamenti epocali, la misura comincia ad essere colma. Continua a leggere